Con l'adesione del Presidente della Repubblica
Il Festival dell’Apprendimento è l’occasione per “connettere” istituzioni, organizzazioni, esperti e cittadini al fine di co-progettare soluzioni che garantiscano uno sviluppo continuo delle persone, delle organizzazioni e dei territori.
È un “laboratorio vivo” per un apprendimento finalizzato alla realizzazione di territori creativi, sostenibili, vibranti e ricchi di opportunità per le persone e le organizzazioni.
È un luogo fisico e concettuale dove far incontrare e integrare competenze diverse per apprendere nuovi modi di organizzare, cooperare, generare lavoro, innovare prodotti e processi, inventare nuove interfacce per costruire nuove reti.
Nei quattro giorni di Festival ci saranno occasioni di dibattito con la finalità di chiarire le relazioni esistenti tra economia, società, territorio, ambiente, produzione, finanza e le modalità con cui generare un apprendimento che renda il cittadino membro attivo nella costruzione di un futuro migliore.
Il tema di discussione prevede la possibilità di approfondire il rapporto tra formazione, innovazione, rinnovamento culturale e uscita dalla crisi.
Uno dei punti che occorre attuare è l’abbandono dell’uso della parola che definisce, che trasferisce formule, modelli e contenuti, spesso distanti dalla realtà. Si deve fare ricorso sempre più alla parola che allude, che determina una continua presa di coscienza. In tal modo la formazione potrebbe diventare “il dito che indica la luna”, capace di mobilitare la persona alla creazione, alla costruzione di quel percorso che consente di andare avanti lungo l’interminabile linea del tempo, verso la pienezza della vita.
È importante costruire ambienti dove condividere esperienze, sentimenti e idee. In questo modo l’uso della parola diventa linguaggio comune e condiviso, capace di incidere sul comportamento individuale e collettivo e sulla attivazione dell’azione consapevole. Una formazione in grado di generare impegno e comportamento diventa testimone dell’essenza della persona. Nuovi metodi e strumenti possono essere utili per aiutare la persona a esprimersi in quel luogo protetto che è il contesto formativo, a far emergere quella forma estrema di possesso che è il possesso di sé, unica leva per lo sviluppo di un benessere individuale e diffuso.
L’apprendimento è quel processo che da sempre ha condotto gli uomini lungo il crinale del tempo, verso la realizzazione di un reale immaginario, reso prevedibile attraverso la speranza e la fiducia. Oggi la formazione deve interrogarsi su come questi elementi possano essere ripresi nel processo di apprendimento sociale al fine di supportare l’avvento di una nuova classe dirigente che sappia rappresentare la realtà come generatore di motivazioni indotte dalla possibilità, dalle occasioni e dalle responsabilità.